NEWSLETTER

Come ricevere sulla propria mail gli aggiornamenti del blog e le notizie su questo progetto? Basta iscriversi alla newsletter: manda una mail a ombelicodelmondo.onlus@gmail.com scrivendo semplicemente "attivazione newsletter".

19/02/10

ANTENNA MISSIOMONDO: incontro con padre Renato Chiera


Giovedì 25 febbraio alle ore 20,45 presso la sede dell’Antenna Missiomondo in corso statuto 22/i, di Mondovì, incontro con padre Renato Chiera, missionario diocesano in Brasile dal 1978 e fondatore della Casa do Menor.

Gente...fate girare la voce!!!

10/02/10


Buongiorno questo è l’invito a partecipare all’iniziativa che inizierà Domenica 14 Febbraio. Si tratterà di un cineforum sulla situazione attuale in Bosnia-Erzegovina con diversi interventi di giornalisti,attivisti e artisti successivi alle proiezioni. Il progetto è in collaborazione con l’associazione Miao e Nema Frontiera. Le proiezioni cominceranno alle ore 17.30 di ogni Domenica con successivo aperitivo. Si prega la massima adesione e divulgazione.


Cinema e Aperitivo Musicale a El Barrio

la Domenica alle ore 17,30

14-21-28 Febbraio e 7 Marzo 2010

ingresso libero e gratuito

a cura di Ass. MIAO, RE.TE. ONG, Ass. Nema Frontiera

@ El Barrio

Strada Cuorgnè 81 Torino

tel. 011.2222554

elbarrio@elbarrio.it

www.elbarrio.it

Quattro domeniche a tema per uno sguardo contemporaneo sulla Bosnia di oggi, oltre gli stereotipi della guerra e attraverso proiezioni cinematografiche, video, documentari, interviste, incontri, confronti, esperienze e progetti realizzati, giochi, letture, performance, aperitivi musicali, sfilata di moda.

Domenica 14 Febbraio 2010 - ore 17,30

LA SCENA MUSICALE BOSNIACA

"LA RESISTENZA NASCOSTA - Viaggio nella nuova scena musicale di Sarajevo"

di Francesca Rolandi, Andrea Paco Mariani e Monika Piekarz (Sarajevo, 2008)

a seguire:

incontro con i registi

aperitivo musicale

Domenica 21 Febbraio 2010 - ore 17,30

GIOCARE CON LE DIFFERENZE

"MOSTAR UNITED" di Claudia Tosi (Italia-Slovenia, 2009)

a seguire:

incontro con CLAUDIA TOSI regista, LUCA RASTELLO e MAURO RAVARINO, giornalisti

gioco/performance a cura del COLLETTIVO IMMIGRATI AUTORGANIZZATI DI TORINO

aperitivo musicale

Domenica 28 Febbraio 2010 - ore 17,30

GLBTQ

"QUEER SARAJEVO FESTIVAL 2008" (Sarajevo, 2008)

a seguire:

collegamento in diretta da Sarajevo con SVETLANA DURKOVIC e VALENTINA PELLIZZER

incontro con DANIELE VIOTTI, Coord. Torino Pride e DANIELE SALARIS, regista

aperitivo musicale

Domenica 7 Marzo 2010 - ore 17,30

DONNE, ARTE E CREATIVITA'

VIDEO DI COLLETTIVI ARTISTICI di AA. VV.

a seguire:

sfilata di moda della collezione ETNO RADIONICA di Breza

letture di VESNA SCEPANOVIC e GABRIELLA MONTONE

aperitivo musicale con DJ GRISSINO

Le Domeniche del 14-21-28 Febbraio e del 7 Marzo 2010 El Barrio si trasforma per quattro appuntamenti in KINOBARRIO, un luogo dove, attraverso il cinema, il video, l'arte e la musica si pone uno sguardo nuovo sulla Bosnia di oggi, per uscire dall’ottica esclusiva di territorio di guerra e di odio. L’intento è quello di guardare 'oltre' e indicare dei percorsi possibili o una direzione auspicabile, un'attitudine al confronto e alla convivenza pacifica da sviluppare, nella valorizzazione delle diversità e della contaminazione culturale come ricchezza e crescita.

Al termine delle proiezioni sarà possibile fermarsi a riflettere, confrontarsi con autori e registi, giornalisti e attivisti, bere una birra d'oltre Adriatico, ascoltare musica balcanica e pensare insieme a nuove soluzioni costruttive europee. È sicuramente un’opportunità per dire delle cose e promuovere un modo di sentire di fronte ad esse.

L'ingresso agli incontri e alle proiezioni è libero e gratuito.

La rassegna KINOBARRIO è co-progettata e curata dall'Associazione MIAO - Musica Internet Arte Oltre che promuove eventi e attività socio-culturali per l'aggregazione giovanile a El Barrio, Centro per il Protagonismo Giovanile a Torino, da RE.TE. ONG che ha progetti d'intervento pluriennali a Breza (Sarajevo) e Zenica e dall'Associazione Nema Frontiera, che promuove il sostegno all'istruzione e l'attivismo giovanile in alcune aree della Bosnia-Erzegovina.

RE.TE. ONG

RE.TE. è una ONG (Organizzazione Non Governativa) dal 1986, un'associazione laica di volontari con diverse convinzioni politiche e religiose, con un approccio non ideologico di lotta alla povertà e di affermazione dei diritti per tutti i cittadini del Pianeta Terra. Il volontariato espresso dai soci attivi di RE.TE costituisce un elemento di forza dell’organizzazione e si esprime attraverso un impegno continuativo e responsabile nelle diverse attività.
RE.TE. aderisce all’associazione delle ONG Italiane, alla Federazione COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni non Governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo), a Rete SOLIDAR, al COP (Consorzio delle ONG Piemontesi), al Torino Social Forum ed alla Casa dei Popoli di Settimo Torinese.

RE.TE è presente in Bosnia dal 1995, per coordinare e armonizzare la mobilitazione di enti locali, sindacati, associazioni impegnate in attività di sensibilizzazione e aiuto umanitario in seguito alla guerra in ex-Jugoslavia, attraverso il Tavolo di coordinamento piemontese. Ancora oggi RE.TE è responsabile di varie azioni di cooperazione decentrata piemontese in Bosnia e diversi grandi progetti di cooperazione internazionale nel cantone di Zenica-Doboj.

www.reteong.org

Associazione di volontariato NEMA FRONTIERA - onlus

L’associazione Nema Frontiera, costituita nel 2004, ha svolto in questi anni progetti di sostegno all’istruzione e all’aggregazione giovanile, nei municipi di Bratunac e Srebrenica, in Bosnia-Erzegovina. Nema Frontiera organizza sin dal 2005, nel mese di agosto, campi estivi di animazione presso nove scuole dei municipi di Bratunac e Srebrenica, in Bosnia Erzegovina. Parallelamente all’animazione si svolge il progetto di sostegno all’istruzione, tramite la distribuzione di materiale scolastico agli allievi delle scuole. Inoltre Nema Frontiera sta curando la ristrutturazione e l’avviamento di un centro polifunzionale presso la località di Suceska, nel municipio di Srebrenica. Il centro ha la funzione di punto di aggregazione giovanile, centro d’incontro per gli abitanti del villaggio e ostello per un progetto di turismo responsabile nell’area.

Nella provincia di Torino, dove ha sede, Nema Frontiera propone iniziative di formazione e sensibilizzazione, con lo scopo di educare ad una cittadinanza consapevole.

www.nemafrontiera.org

Associazione MIAO – Musica Internet Arte Oltre

L’Associazione MIAO, acronimo di Musica Internet Arte Oltre, promuove l’aggregazione e la cultura per i giovani attraverso la musica, la gestione di una web radio radiodigitale.info, l’organizzazione di eventi musicali, concerti, dj set e la messa a disposizione di spazi per la creazione e realizzazione di progettualità ideate con i giovani.

Le attività sono prevalentemente organizzate a El Barrio, Centro per il Protagonismo Giovanile della Rete TO&TU della Città di Torino.

L’Associazione MIAO lavora in rete con altre realtà e associazioni di giovani, sia sul territorio cittadino e regionale, sia su quello nazionale ed internazionale, attraverso la co-progettazione e la realizzazione di progetti e azioni, con e per i giovani.

www.elbarrio.it

EL BARRIO

El Barrio è un luogo in cui sperimentare “insieme” nuovi linguaggi giovanili, dalla musica alle arti performative, dal web al video... come spazio di incontro, scambio, condivisione, contaminazione e convivialità. El Barrio è protagonismo, accoglienza, sperimentazione, innovazione, creatività artistica, solidarietà internazionale, sostenibilità ambientale, stili di vita.

www.elbarrio.it

www.myspace.com/elbarriotorino

INFO

EL BARRIO

Strada Cuorgnè 81 Torino

tel. +39 011 2222554

elbarrio@elbarrio.it

www.elbarrio.it

www.myspace.com/elbarriotorino

www.facebook.com/elbarrio

09/02/10

La città di Cuneo apre le porte al mondo del carcere


Articolo tratto da TargatoCN

La città di Cuneo apre le porte al mondo del carcere

'Carcere, dignità e diritti umani': è questo il titolo della Campagna lanciata dalla Caritas di Cuneo nello scorso dicembre. Il progetto continua con nuove iniziative, presentate ieri presso la casa circondariale di Cuneo. La Caritas, assieme alle associazioni che da anni operano volontariamente all'interno del Cerialdo - 'Ariaperta' e 'Sesta Opera' - e con la collaborazione della Casa Circondariale e dell'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.) ha ideato un percorso di incontro e confronto con la 'società civile' per avvicinare il mondo del carcere e soprattutto la realtà dei carcerati alle persone al di là delle sbarre, cercando di sensibilizzare sul tema della dignità e dei diritti anche per chi ha commesso degli errori e sta pagando il suo conto con la giustizia.

Il percorso, patrocinato dal Comune di Cuneo e dalla Provincia, ha preso il via alla presenza del vescovo Mons. Giuseppe Cavallotto, del neodirettore del carcere Dott. Carlo Mazzeo, del direttore della Caritas di Cuneo Claudio Mezzavilla, della dirigente U.E.P.E. di Cuneo Laura Bottero, del responsabile dell’area trattamentale del carcere di Cuneo sig. Pessolano, del dott. Marco Bonfiglioli, dell'Ufficio detenuti Provveditorato di Torino (DAP) e infine dei rappresentanti delle associazioni di volontariato, Paolo Romeo di 'Ariaperta' e un volontario in sostituzione di Carla Vallauri per 'Sesta Opera'.

Da stasera prenderà il via il 'filmforum', che prevede tre proiezioni, gratuite, presso il cinema Don Bosco. Alle 21, si parte con 'Giulia non esce la sera' di G. Piccioni; martedì 16 febbraio, 'Il Quinto Sole' di M. De Baggis e infine, martedì 23 febbraio, si chiude con 'Tutta colpa di Giuda' di D.Ferrario. La conclusione del percorso sarà il 20 marzo, con una tavola rotonda in Sala San Giovanni, dalle 9.30 alle 12, nella quale si darà parola ad un detenuto, un familiare, una guardia penitenziaria ed un volontario. Fino al 9 marzo sarà visitabile una mostra fotografica dal titolo 'Mea Culpa', frutto di un reportage realizzato all'interno del carcere di Marassi, Genova, dalle fotografe Sabrina Losso e Luisa Ferrari, che hanno tenuto un corso di fotografia tra i carcerati. La mostra è allestita presso il Seminario Vescovile di Cuneo, in via A. Rossi 28 ed è visitabile su prenotazione.

La Caritas ha scelto il mondo del carcere, "discarica delle speranze", per sensibilizzare l'opinione pubblica, per promuovere la conoscenza di una realtà spesso drammatica, dove è necessario il recupero e la restituzione della dignità. Carlo Mazzeo, direttore del Cerialdo da circa un mese, ha dato la sua disponibilità a prendere in esame tutti i percorsi che puntino ad "umanizzare la pena". Monsignor Cavallotto ha sottolineato la necessità di ridare fiducia ai carcerati, perché essi stessi la ritrovino verso di sè e verso la società. "All'inizio ero scettico - ha sottolineato il vescovo - perché, in un momento in cui pare ci sia un allarme sicurezza, parlare alle persone di carcere e carcerati può non essere semplice. Ma sono stato smentito. C'è più attenzione e sensibilità di quanto si immagini su queste tematiche" - ha concluso.

E' una grande scommessa, dunque, quella di Caritas e delle associazioni di volontariato: portare fuori dalle sbarre il mondo dei detenuti, promuovere un carcere diverso, che non sia luogo della fine, ma luogo dove si possano trovare gli strumenti e la voglia di ricominciare.

Barbara Simonelli

I videogiochi salveranno il mondo?

I videogiochi salveranno il mondo?

Posted using ShareThis

I VIDEOGIOCHI SALVERANNO IL MONDO?

Tratto dal sito di INTERNAZIONALE a questo link


Negli ultimi anni i videogiochi sono diventati sempre più complessi. La loro funzione va molto al di là del semplice divertimento. Alimentano un business da più di 30 miliardi di dollari. Insomma sono una cosa seria. Tanto che l’Independent si chiede: possono servire per fare del mondo un posto migliore?

“Giocare a Darfur is dying non potrebbe essere più semplice: basta un computer e una connessione a internet. Una volta avviato il gioco, una finestra al centro dl monitor dice: scegli un personaggio che rappresenti il tuo campo profughi. Dopo di che viene chiesto di svolgere una serie di mansioni: trasportare l’acqua per il resto della famiglia, irrigare i campi e soprattutto cercare di sopravvivere, anche schivando gli attacchi dei miliziani”.

A un certo punto ci si rende conto che il gioco non è poi così divertente. Ma forse è proprio questo il punto: l’obiettivo principale di questo e di altri giochi del genere, forse, è quello di informare e creare consapevolezza nelle persone. Suzanne Seggerman, dell’organizzazione Games for change, non ha dubbi: la funzione di un videogioco non è far divertire ma informare, insegnare, spingere all’impegno civico e sociale.

“Ma non bisogna dimenticare l’altra faccia della medaglia”, spiega l’Independent. In primo luogo, c’è il rischio che problemi complessi come la guerra, la povertà e la politica vengano spettacolarizzati e banalizzati. Va ricordato, inoltre, che i videogiochi che hanno avuto maggior successo negli ultimi anni sono quelli in cui si sperimentano situazioni di guerra o addestramento militare. “Nel 1996, visto il grande successo del videogioco Marine doom tra i soldati, il commando dei marines ha deciso di produrre una versione del gioco modificata per l’addestramento delle reclute. L’esercito degli Stati Uniti spende circa sei miliardi di dollari all’anno per programmi di questo tipo”.

Ed è preoccupante, infine, che i migliori piloti di droni dell’esercito americano siano ragazzi che hanno abbandonato prematuramente gli studi, il cui sogno non era entrare nell’esercito ma che sono semplicemente degli appassionati di videogiochi.

01/02/10

AGGIORNAMENTI


ciao a tutti amici dell' O m B e L i C o D e L m O n D o,
un piccolo e breve aggiornamento sull'avanzamento dei lavori: durante l'ultima riunione ci siamo trovati con alcuni amici ed abbiamo discusso e analizzato lo Statuto dell'Associazione. Abbiamo verificato le modifiche da apportare. In questi giorni è in corso di realizzazione il nuovo Statuto che verrà presentato ed approvato (speriamo) nella prossima riunione il 21 Marzo alle ore 21,00 presso l'oratorio di Peveragno. Fatto questo passo non ci resterà che sottoscriverlo firmando così l'Atto Costitutivo dell'Associazione. Iniziando così la vita ancora ufficiosa dell'Associazione. Tutto questo però ci permetterà di iniziare la parte burocratica per registrarci e richiedere il codice fiscale.

Intanto ti chiediamo, amico lettore, se sei interessato a questo progetto, o se hai una bella idea che pensi l' O m B e L i C o D e L m O n D o potrebbe aiutarti a realizzare, contattaci al nostro indirizzo di posta elettronica: ombelicodelmondo.onlus@gmail.com