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09/02/10
La città di Cuneo apre le porte al mondo del carcere
'Carcere, dignità e diritti umani': è questo il titolo della Campagna lanciata dalla Caritas di Cuneo nello scorso dicembre. Il progetto continua con nuove iniziative, presentate ieri presso la casa circondariale di Cuneo. La Caritas, assieme alle associazioni che da anni operano volontariamente all'interno del Cerialdo - 'Ariaperta' e 'Sesta Opera' - e con la collaborazione della Casa Circondariale e dell'Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.) ha ideato un percorso di incontro e confronto con la 'società civile' per avvicinare il mondo del carcere e soprattutto la realtà dei carcerati alle persone al di là delle sbarre, cercando di sensibilizzare sul tema della dignità e dei diritti anche per chi ha commesso degli errori e sta pagando il suo conto con la giustizia.
Il percorso, patrocinato dal Comune di Cuneo e dalla Provincia, ha preso il via alla presenza del vescovo Mons. Giuseppe Cavallotto, del neodirettore del carcere Dott. Carlo Mazzeo, del direttore della Caritas di Cuneo Claudio Mezzavilla, della dirigente U.E.P.E. di Cuneo Laura Bottero, del responsabile dell’area trattamentale del carcere di Cuneo sig. Pessolano, del dott. Marco Bonfiglioli, dell'Ufficio detenuti Provveditorato di Torino (DAP) e infine dei rappresentanti delle associazioni di volontariato, Paolo Romeo di 'Ariaperta' e un volontario in sostituzione di Carla Vallauri per 'Sesta Opera'.
Da stasera prenderà il via il 'filmforum', che prevede tre proiezioni, gratuite, presso il cinema Don Bosco. Alle 21, si parte con 'Giulia non esce la sera' di G. Piccioni; martedì 16 febbraio, 'Il Quinto Sole' di M. De Baggis e infine, martedì 23 febbraio, si chiude con 'Tutta colpa di Giuda' di D.Ferrario. La conclusione del percorso sarà il 20 marzo, con una tavola rotonda in Sala San Giovanni, dalle 9.30 alle 12, nella quale si darà parola ad un detenuto, un familiare, una guardia penitenziaria ed un volontario. Fino al 9 marzo sarà visitabile una mostra fotografica dal titolo 'Mea Culpa', frutto di un reportage realizzato all'interno del carcere di Marassi, Genova, dalle fotografe Sabrina Losso e Luisa Ferrari, che hanno tenuto un corso di fotografia tra i carcerati. La mostra è allestita presso il Seminario Vescovile di Cuneo, in via A. Rossi 28 ed è visitabile su prenotazione.
La Caritas ha scelto il mondo del carcere, "discarica delle speranze", per sensibilizzare l'opinione pubblica, per promuovere la conoscenza di una realtà spesso drammatica, dove è necessario il recupero e la restituzione della dignità. Carlo Mazzeo, direttore del Cerialdo da circa un mese, ha dato la sua disponibilità a prendere in esame tutti i percorsi che puntino ad "umanizzare la pena". Monsignor Cavallotto ha sottolineato la necessità di ridare fiducia ai carcerati, perché essi stessi la ritrovino verso di sè e verso la società. "All'inizio ero scettico - ha sottolineato il vescovo - perché, in un momento in cui pare ci sia un allarme sicurezza, parlare alle persone di carcere e carcerati può non essere semplice. Ma sono stato smentito. C'è più attenzione e sensibilità di quanto si immagini su queste tematiche" - ha concluso.
E' una grande scommessa, dunque, quella di Caritas e delle associazioni di volontariato: portare fuori dalle sbarre il mondo dei detenuti, promuovere un carcere diverso, che non sia luogo della fine, ma luogo dove si possano trovare gli strumenti e la voglia di ricominciare.
Barbara Simonelli
Pubblicato da
S i M o n e
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14:53
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