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07/09/10

Africa, l'avanzata del Mobile Banking

DAL SITO PEACE REPORTER
M-Pesa e Wizzit spopolano in Kenya e Sudafrica. Servizi con i quali è possibile mandare e ricevere denaro con un sms.
Veloce, economico e sicuro. Il mobile banking, la possibilità di trasferire somme di denaro da un cellulare all'altro con un sms, sta spopolando in Africa. Nel 2007 la Safaricom, l'operatore telefonico più importante del Kenya, ha lanciato M-Pesa, dove "pesa" significa denaro in swahili. 9,5 milioni di abitanti hanno usato il servizio scambiando 8,5 milioni di dollari al mese. Non male per un Paese in cui solo una persona su quattro possiede un cellulare.
Il segreto è la velocità della transazione. Un uomo che lavora a Nairobi come muratore può spedire parte della busta paga nel suo villaggio d'origine con un messaggio. Si evitano così lunghi viaggi, sistemi postali inefficienti e la burocrazia delle banche. Il servizio è gratuito, niente spese di transazione. Anche se sui depositi non vengono applicati i tassi di interesse, sempre più persone scelgono M-Pesa come forma alternativa di banca. Lo stesso vale per il Sudafrica dove è stato lanciato da poco Wizzit, un tipo di mobile-banking che permette agli utenti di creare conti corrente e chiedere prestiti. Il microcredito ha trovato così un ottimo alleato. Migliaia di persone hanno aperto piccole attività con i soldi ricevuti tramite cellulare. Nella città di Motherwell, in Sudafrica, il business più diffuso è quello degli "spaza shop": baracche di lamiera e teli di plastica dove si vende un po' di tutto, dagli snack alle bibite, dai giornali alle immancabili ricariche telefoniche.
Il mobile-banking fa ormai parte della vita degli africani. Le madri pagano la retta scolastica dei figli con un sms, lo stesso vale per il conto della spesa o per l'acquisto delle sementi. Anche gli uomini d'affari lo usano per pagare il taxi senza aver paura di girare coi contanti. L'autista poi può "riscattare" il messaggio in uno dei tanti chioschi che vendono schede telefoniche.
Quello del mobile-banking non è un fenomeno marginale. L'Africa è il continente con il più alto tasso di crescita di utenti telefonici. Quattro persone su dieci possiedono un cellulare. Secondo uno studio del World Resources Institute le spese per la telefonia stanno crescendo più in fretta rispetto a quelle per l'energia, l'acqua e il cibo.
"Per gli occidentali il cellulare è stato qualcosa di incrementale, da aggiungere alla linea fissa" ha detto Isaac Nsereko, di Mtn, il più grande operatore telefonico africano. "Qui invece è stato rivoluzionario". Mtn collega 80 milioni di persone in 21 nazioni africane. Nel 2009 ha lanciato un servizio di mobile-money in Uganda con una joint venture con la Standard Bank. Un servizio del tutto simile a M-Pesa che presto potrebbe allargarsi al resto dell'Africa. Le banche per ora stanno a guardare. La maggior parte della popolazione subsahariana non possiede un conto corrente perché non ha soldi da metterci dentro. M-pesa, Wizzit e gli alti servizi si rivolgono proprio a questo target. Il ritmo di crescita è vertiginoso. Secondo le previsioni di Berg Insight entro il 2015 i sistemi di mobile banking avranno 800 milioni di utenti nel mondo e solo 115 in Europa. Ma tra le tante possibilità il servizio più usato dagli africani è un sms gratuito pre-impostato con scritto "Please, call me back".

Tommaso Cinquemani

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